“Una Repubblica Democratica fondata sul Lavoro”

Onoriamo le battaglie dei lavoratori per la conquista 

dei diritti, dell’emancipazione e la crescita sociale del 

mondo del lavoro.

E ricordiamo tutte le vittime sul lavoro…

 

“O cara  moglie, stasera ti prego,

dì a mio  figlio che vada a dormire,

perchè  le cose che io ho da dire

non sono  cose che deve sentir.

 

Proprio  stamane là  sul lavoro,

con il  sorriso del caposezione,

mi è  arrivata la liquidazion,

m’han  licenziato senza pietà.

 

E la  ragione è perchè ho scioperato

per la  difesa dei nostri diritti,

per la difesa  del mio sindacato,

del mio  lavoro, della libertà .

 

Quando  la lotta è di tutti per tutti

il tuo  padrone, vedrai, cederà ;

se  invece vince è perchè i crumiri

gli dan  la forza che lui non ha.

 

Questo  si è visto davanti ai cancelli:   

noi si  chiamava i compagni alla lotta,

ecco: il  padrone fa un cenno, una mossa,

e un  dopo l’altro cominciano a entrar.

 

O cara  moglie, dovevi vederli

venir  avanti curvati e piegati;

e noi  gridare: crumiri, venduti!

e loro  dritti senza piegar.

 

Quei  poveretti facevano pena

ma  dietro loro, la sul portone,

rideva  allegro il porco padrone:

l’ho  maledetto senza pietà.

 

O cara  moglie, prima ho sbagliato,

dì a mio  figlio che venga a sentire,

chè ha  da capire che cosa vuol dire

lottare  per la libertà   

chè  ha da capire che cosa vuol dire

lottare  per  la libertà”.

I. Della  Mea

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